domenica 11 marzo 2007

Tappa finale per Armani in Triennale, in mostra fino ai primi di Aprile







Dopo New York, Tokio e Shangai Re Giorgio conclude il suo tour espositivo alla Triennale di Milano sotto la visione creativa di Germano Celant.



Un percorso stilistico di più di 600 abiti, dagli anni '80 ad oggi, che racconta, attraverso il suo prodotto, l'oggetto di una continua ricerca rivolta ad una donna a cui non basta più essere femminile, "apparire", ma che ha bisogno di essere presente a trecentosessanta gradi, di imporsi in una società in rapida evoluzione che la mette continuamente alla prova. Assistiamo dunque ad una mera trasformazione delle forme canoniche della couture italiana per approdare alle forme androgine da lui create, ai blazer destrutturati, alle sue scelte, ancora segno inconfondibile del suo stile, di colori neutri, i cosiddetti "colori non colori", espressione, oltre che di grandissima sobrietà, di una volontà di creare un punto d'incontro tra lo stile maschile e quello femminile.



Ma la sperimentazione dello stilista giunge fino alle sponde dell'estremo oriente e dell'Africa, da cui trae ispirazione per riadattare forme e colori ad un modernissimo stile occidentale.



In ultima analisi il sogno hollywoodiano si propone al pubblico con gli storici abiti indossati dalle più grandi celebrities all'interno delle pellicole più famose e nel corso delle loro premiazioni ai Golden Globe.






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