 Le città visibili (da un'opera dell'amico Italo Calvino che parecchio ha influenzato il suo modo di percepire le cose) è il titolo della personale che la Triennale sta dedicando all'architetto genovese, ripercorrendo la sua opera, dagli anni della sua laurea agli ultimi progetti, includendo anche alcuni aspetti di essi mai sviluppati.
Le città visibili (da un'opera dell'amico Italo Calvino che parecchio ha influenzato il suo modo di percepire le cose) è il titolo della personale che la Triennale sta dedicando all'architetto genovese, ripercorrendo la sua opera, dagli anni della sua laurea agli ultimi progetti, includendo anche alcuni aspetti di essi mai sviluppati.La mostra riesce a trasmettere lo sforzo attuato da Renzo Piano nel creare degli spazi che andassero incontro alle esigenze di una società che richiedeva sempre nuovi spazi multifunzionali, senza aggredire l'aspetto ambientale del territorio, attraverso una complessità architettonica basata sul concetto di "trasparenza" e "leggerezza".
L'itineratrio del visitatore è reso ancor più piacevole (soprattutto per i non addetti ai lavori) grazie all'ausilio di monitor che mostrano il passaggio progressivo dall'idea, al progetto, fino all'opera compiuta.
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